ECOSOSTENIBILE




L’eco fashion è di moda, è generalmente ben visto e contribuisce positivamente ad una buona immagine del brand. Così, improvvisamente, tutte le marche lanciano una collezione o una parte della stessa realizzata con materiali e lavorazione che rispetta l’ambiente.
Lo stesso effetto ha provocato la ricorrenza dei 150 anni dell'unità d'Italia che ha fatto scatenare un patriottismo improvviso in tutte le case di moda, piccole o grandi che fossero, che hanno voluto dimostrare le loro radici e i loro legami con Italia con capi in onore alla bandiera italiana. Che fosse una disperata azione per vendere più che un sentimento di appartenenza era evidente! Per essere una marca moderna e al passo con i tempi già non è più sufficiente disporre di uno store online, l’e-commerce è oramai cosa vecchia, si devono poter creare outfit e poterli condividere sui social media e, ovviamente, si deve avere un’applicazione i-phone. É così che tutti sono all'ultima moda e dispongono di un’app iphone, sebbene il 90% della clientela non disponga di questo tipo di telefono e tutti nel frattempo siano diventati sensibili alla moda eco sostenibile.

La moda ecologica è ormai sempre più una realtà, ed i brand più sensibili all’argomento, scelgono di collaborare con il mercato equo e solidale, proponendo tessuti naturali, fibre organiche e processi di lavorazione rispettosi dell’ambiente. Ma vediamo subito quali sono i tessuti davvero ecologici e quali sono le nuove proposte del settore, da tenere d’occhio se volete vivere la moda in maniera davvero eco, oltre alla principale risorsa del mercato dei tessuti ecocompatibili rappresentata dalla canapa, versatile, resistente, leggera e biodegradabile al 100%.

 
Uno dei tessuti più usati nel mondo della moda è senza dubbio il cotone, ma per quanto sia una fibra vegetale, la sua produzione prevede l’utilizzo di pesticidi e spesso nasconde lavoro nero. La sua versione eco è il cotone organico o bio-cotone, coltivato, raccolto e trasformato in modo equo e naturale.

Dalla fibra del cotone deriva a sua volta il denim, ovvero quello del jeans ottenuto attraverso trattamenti chimici e sintetici, mentre il bio denim è privo di trattamenti con acidi e sostanze inquinanti. 

Tra le alternative non inquinanti c’è il cachemere vegetale, derivante dalla fibra di soya o più raramente di bambù.

Per i tradizionalisti c’è poi il poliestere, che pur essendo un derivato della plastica, nella sua versione riciclabile, si può usare e riusare all’infinito.

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