giovedì 7 aprile 2011

MODA: LE TENDENZE SONO SEMPRE PIU' ECOSOSTENIBILI



Messaggi ecologisti e collezioni ecosostenibili prendono piede anche nel mondo della moda, al Mi Milano Pret-a-Porter fiera internazionale delle collezioni donna è di moda l'ecologia. Abiti freschi realizzati in fibra di latte sono i nuovi protagonisti della moda eco presentata dalla stilista Giulia Mazzen, che grazie a una particolare lavorazione del latte ha ottenuto una fibra naturale al 100% antibatterica ed antiallergica lavorabile come seta e cotone. La collezione Giulia Rien-à-Mettre marchio della Mazzen è interamente realizzato in fibra di latte tessuto che risulta morbidissimo come il suo impatto con l'ambiente.

Un' altro materiale sostenibile utilizzato e presentato durante questa fiera è stata la seta Ahimsa ottenuta senza far bollite i bozzoli con il baco, che poi così diventa farfalla. Il sughero si fa tessuto grazie all'innovativa idea della sarda Anna Grindi, questa fibra è stata utilizzata da un giovane stilista emergente per realizzare borse e accessori.

La moda si fa anche tecnologica grazie allo stilista Vito Colacurcio che ha sviluppato una capsule collection con Loma famoso maglificio realizzando maglioni in cachemire termoformati, a cui viene applicato un film plastico che li rende  impermeabili mantenendo però inalterato il comfort del pregiato filato, i maglioni sono poi stati messi sotto vuoto per mantenersi “sempre freschi”.
Milano Pret-a-Porter diventa così portavoce non solo delle nuove tendenze stilistiche del mondo della moda ma anche di un nuovo trend che pian piano sta contagiando stilisti e grandi marchi; l'ecosostenibilità.

La moda si fa sempre più ecosostenibile. Sono molti i marchi che hanno deciso di fare del rispetto della natura e delle tematiche ecologiche il loro punto di forza e di innovazione, ma non solo. Esistono anche realtà che creano abiti e accessori trendy partendo dai materiali vecchi e molto spesso impensabili, dimostrando che i prodotti creati con materiali riciclati non devono necessariamente avere un aspetto di 'usato' o fuori moda. Ecco allora alcuni esempi di eco-style, ottenuti con l' utilizzo di materiali naturali o con il riuso e il riciclo di vecchi oggetti inutilizzati, che non hanno nulla da invidiare ai capi più tradizionali.

Tra i tessuti più amati al mondo ci sono i kimono, stoffe poetiche che con il tempo anziché perdere di fascino ne acquistano. E proprio il fascino di queste colorate stoffe rende speciali le creazioni di Hetty Rose, che con vecchi kimono realizza graziose scarpine su misura. E sempre le pregiate stoffe giapponesi sono alla base delle borsette Attic Japan, colorate clutches fatte a mano che oltre ad evitare lo spreco di preziosi kimono regalano allegria con i loro colori brillanti, ottenuti esclusivamente da tinture naturali.

Nel campo dell'abbigliamento sono molte poi le star che si sono fatte coinvolgere in progetti di moda sostenibile. Tra queste Emma Watson, meglio conosciuta forse come Hermione, amica di Harry Potter nella fortunata saga cinematografica. L'attrice ha lanciato recentemente una linea di abbigliamento ecologico in collaborazione con People Tree, marchio inglese che segue una politica eco-friendly.

 

Ci sono poi le numerose eco-calzature, come i sandali vegani (cultura dei vegetariani) De La Rue, realizzati in materiali riciclati. Si tratta di graziosi sandali femminili completamente riciclabili e biodegradabili creati con pelle sintetica, carta riciclata e pneumatici riciclati, che oltre ad essere eco e cruelty free, sono anche belli e comodi.


Ma anche i gioielli possono diventare eco, ed oltre ai preziosi realizzati con oro riciclato esistono anche gioielli fatti davvero con la natura. Ceca Georgieva, ad esempio, è un'artista  che crea collane, braccialetti e monili, con foglie essiccate che cambiano colore con il tempo, veri eco-gioielli mutevoli e suggestivi.

Questa settimana c’è stato un incontro alla Harvard University International Development Conference sulla moda e lo sviluppo ecosostenibile. Julie Gilhart, Fashion Director di Barneys a New York, e Debra Kellnor, co-fondatrice di Leaf Generation, una linea di abbigliamento equo solidale e in cotone organico (vedi foto sopra), sono state tra i relatori dell'incontro in cui si discuteva dell'impatto della moda sulla povertà globale e sul'ambiente.
Gilhart ha discusso di come abbia usato la sua posizione da Barneys e nel settore della moda per introdurre i clienti e incoraggiare gli stilisti all'ecosostenibilità. Kellnor, che è un'esperta fotografa e giornalista, lavora con le cooperative in India per assicurarsi che per la sua linea di abbigliamento vengano utilizzati prodotti ecosostenibili.

E’ decisamente in questo fermento di contesti diversificati ma molto attivi e attenti al cambiamento di scenario globale che la nostra azienda si posiziona in un ruolo proattivo volto a rendere il settore della moda pronto ecologico e sostenibile nel rispetto del nostro ambiente di vita in armonia con la natura.

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